Indice
- il corso: destinatari, motivazioni, obiettivi, programma, modalità di partecipazione e attestati
- locandina
- report finale
- Consuelo Giglio, L'accesso
alle fonti musicali in Sicilia: un percorso da intraprendere
Abstract - Federica
Riva, I censimenti dei fondi musicali in Italia
e l'evoluzione dei progetti musicali in SBN
Abstract - Presenze siciliane nei cataloghi collettivi SBN e RISM (1990-2010) - Dal
catalogo cartaceo al catalogo elettronico:
trattamento dei documenti musicali in Italia - Marco
Gozzi, I manoscritti liturgico-musicali:
due progetti di digitalizzazione e il
riconoscimento delle loro tipologie
Abstract - Tavola
rotonda: La valorizzazione
dei fondi musicali in Sicilia, interventi di Claudia Oliva, Vincenza Zacco, Dario Lo Cicero, Maria Antonella
Balsano, Vincenzo Fugaldi; coordina: Federica Riva
Abstract - Tiziana
Grande, Il trattamento catalografico
specializzato
dei libretti per musica nel progetto speciale per la biblioteca del
Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
Abstract - Federica
Riva, I servizi di prestito e di riproduzione dei
documenti musicali
Abstract Paola
Brocero, Un'esperienza di catalogazione partecipata:
la musica nel Catalogo Bibliografico Trentino Abstract - Prima parte [ppt]
– Seconda parte [ppt] - Consuelo
Giglio, Le norme di catalogazione della musica a
stampa e delle registrazioni sonore
Abstract - Bibliografia - Consuelo
Giglio, Introduzione alla catalogazione della
musica a stampa in ambiente SBN (sw Sebina)
Abstract
Abstracts
Consuelo
Giglio (Conservatorio di musica «A. Scontrino», Trapani; AIB-Sicilia, membro del Comitato esecutivo regionale) L'accesso alle fonti musicali in Sicilia: un percorso da
intraprendere
Progetti di catalogazione e
digitalizzazione
ben mirati e finanziati - come quello svoltosi dal 2001 al
Conservatorio di
musica “S. Pietro a Majella” di Napoli -
consentono
di divulgare in rete una quantità di immagini di manoscritti, di
libretti e di
antiche stampe musicali. Il ricchissimo patrimonio musicale siciliano,
sedimentatosi nell’isola grazie all’intensa vita musicale locale dei
secoli
passati, è invece poco conosciuto. Statistiche e censimenti pubblicati
in
materia fanno emergere un quadro estremamente frammentario e lacunoso,
mentre i
fondi musicali siciliani sono quasi del tutto assenti anche in SBN.
Qualche
esempio: i libretti per musica di rappresentazioni avvenute a Palermo,
e dunque
chiaramente prodotti in Sicilia, ricercati in SBN (con termine di
ricerca ‘Palermo’
nel campo ‘rappresentazione’ della maschera di ricerca Musica
e filtro ‘libretto a stampa’) costituiscono un gruppo di 70 notizie
di cui solo 3 localizzate a Palermo, 54 al Conservatorio di musica
napoletano e
le restanti in altre 5 biblioteche italiane. Una catalogazione
sistematica dei
libretti conservati in Sicilia potrà apportare quindi al sistema non
solo nuove
localizzazioni ma anche molte nuove notizie.
Una
ricerca condotta in SBN utilizzando il
codice di biblioteca nel campo segnatura conferma la quasi totale
assenza di notizie
anche di manoscritti musicali e di edizioni a stampa (queste ultime
rintracciabili solo nella versione beta del nuovo Opac
SBN, rilasciata a fine 2010). Scarsissime sono le notizie di
manoscritti
musicali presenti nell’Opac del RISM,
serie A/II,
mentre poche altre sono censite dal catalogo
nazionale italiano dei manoscritti musicali dell’URFM, che resta
l’unico
catalogo collettivo a segnalare documenti di straordinaria importanza,
come
l’autografo de I Puritani di Vincenzo
Bellini, conservato alla Biblioteca Comunale di Palermo.
Ricerche
comparative sui censimenti di
manoscritti musicali italiani testimoniano che i dati sono rimasti
invariati
negli anni (Parmeggaini /Keil,
1996; Riva, 2001, 2010).
Si
auspica che anche in Sicilia si
sviluppino progetti sistematici di catalogazione e di digitalizzazione
dei più
rilevanti fondi musicali; progetti che, puntando all’eccellenza come
nel caso
del progetto napoletano, abbiano per scopo il superamento di un ritardo
decennale.
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Federica
Riva (Conservatorio di musica «L. Cherubini», Firenze; IAML-Italia, presidente) I censimenti dei fondi musicali
in Italia e l'evoluzione dei progetti musicali in SBN
Nei
cataloghi collettivi nazionali (SBN) e
internazionali (RISM), i manoscritti e le edizioni musicali conservati
nelle
biblioteche siciliane sono assai scarsamente segnalati. Apparentemente
il numero
delle segnalazioni non è aumentato nel periodo 1996-2010. I cataloghi
di fondi
musicali, editi a stampa da singoli studiosi, rischiano di non avere un
peso concreto
sulla ricerca se i loro dati non saranno riversati nei cataloghi
collettivi
consultabili online. Un progetto di riversamento dei dati bibliografici
dovrebbe partire dal reperimento della bibliografia a stampa,
completando il
quadro delle informazioni note sulle fonti musicali conservate in
Sicilia.
Questo scopo può essere raggiunto da un centro di ricerca regionale
specializzato, che affianchi le biblioteche siciliane attive in SBN nel
recupero dei propri dati e dei propri fondi musicali.
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Marco
Gozzi
(Università degli
studi di Trento) I manoscritti liturgico-musicali:
due progetti di digitalizzazione e il
riconoscimento delle loro tipologie
La
relazione aggiorna la presentazione letta
alla conferenza internazionale IAML Napoli 2008.
I
sette codici musicali
trentini del Quattrocento - conservati a Trento al Museo
Provinciale
d’Arte,
Castello
del
Buonconsiglio (codici Tr
87-Tr 92) e all’Archivio
diocesano (il codice Tr 93) - sono la
più vasta
collezione esistente di composizioni musicali polifoniche del XV
secolo, prevalentemente
su testo sacro. Il progetto digitale I
sette
codici
musicali
trentini
del Quattrocento dota le
riproduzioni
digitali dei codici (6000 immagini) di un importante apparato
scientifico,
incluse 1836 schede sulle singole composizioni, una ventina di esempi
eseguiti
dall’ensemble Il
Virtuoso
ritrovo con trascrizione in edizione moderna. Completano gli
apparati bibliografia e discografia generale sui codici, nonché
l’elenco delle
esposizioni e dei convegni internazionali ad essi dedicati (1985-2004).
I
codici possono essere sfogliati o si può accedere alla singola
composizione
grazie ad un accurato database ricercabile. Enti promotori e
collaboratori al
progetto: Soprintendenza
per i Beni librari e archivistici
della Provincia di Trento, Società
Filarmonica di Trento, Direzione
Generale
per
i
Beni
Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e
le Attività culturali. Direttore scientifico: Marco Gozzi, docente di
Storia
della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
di Trento
(Dipartimento
di
Filosofia,
Storia
e
Beni Culturali). Il progetto è parte integrante
della
Biblioteca Digitale Italiana.
raphael
[Rhythmic And Proportional
Hidden
or Actual
ELements
in Plainchant (1350-1750)] è un
progetto dedicato
al canto cristiano liturgico italiano e al canto fratto, che
include il
censimento e la riproduzione dei Kyriali
italiani, in
manoscritto ed edizioni a stampa. I kyriali tramandano i canti
dell’ordinario
della messa, un repertorio studiato dai gregorianisti
e dagli studiosi di polifonia sacra dal 14. al 17. secolo. Sul sito
sono
riprodotti in formato digitale estratti da 19 graduali a
stampa e
da 16
kyriali
manoscritti conservati alla Biblioteca
Laurence
Feininger,
Trento, corredati di schede
descrittive, trascrizione in notazione moderna, esecuzioni
musicali
di singole composizioni (Credo, Inni, Sequenze ed Ordinarium
Missae) realizzate dal Gruppo
Vocale
Laurence Feininger di Trento.
Nell’insieme il censimento
ha riguardato decine biblioteche italiane individuando per il momento
quasi
duecento codici liturgico-musicali. A
Palermo ha
collaborato al progetto Elena Oliva, censendo i codici presenti nelle
biblioteche: Biblioteca ed Archivio storico diocesano. Curia
arcivescovile,
Biblioteca centrale della regione Siciliana, Biblioteca Francescana,
Abbazia
benedettina di San Martino delle scale). Ulteriori
notizie siciliane sono pervenute dalla Biblioteca della Galleria
regionale di
Palazzo Bellomo di Siracusa. Un elenco
dettagliato
dei codici censiti si trova nel volume Marco Gozzi, Cantus fractus
italiano: un’antologia (Hildesheim, Olms,
pubblicazione
prevista per il 2011).
Enti
promotori e collaboratori
del progetto Raphael:
Ministero dell’Università (cofinanziatore
2002-2006),
Università degli studi di Lecce, Padova, Pavia e Parma, la Fondazione
Guido
d'Arezzo. Coordinatore nazionale: Marco Gozzi (per contatti).
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Tiziana Grande
(Conservatorio
di musica «D. Cimarosa», Avellino;
bibliotecario
assegnato al progetto speciale per la biblioteca del Conservatorio di
musica S.
Pietro a Majella di Napoli) Il
trattamento catalografico specializzato
dei libretti per musica nel progetto speciale per la biblioteca del
Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
Nel 1801 la
biblioteca del Conservatorio di musica ‘San Pietro a Majella’
comprendeva 400 volumi, oggi il posseduto è stimato in circa 400.000
unità
bibliografiche. Nel periodo 2001-2012 sono stati realizzati nella
Biblioteca
del Conservatorio dodici progetti di catalogazione e digitalizzazione,
su
finanziamenti provenienti da enti pubblici e privati, grazie alla
presenza di
due bibliotecari aggiunti all’organico della biblioteca (distaccati da
altre
sedi), che hanno coordinato l’operato di catalogatori esterni a
contratto e
della ditta di digitalizzazione. Ad oggi è stata completata la
catalogazione
dei manoscritti musicali e dei 10.000 libretti presenti in biblioteca,
ed è
stata catalogata parte delle edizioni di musica a stampa, stimate in
circa
250.000. In totale sono state inserite in SBN circa 100.000 notizie.
Momenti di
visibilità del progetto di riordino e di catalogazione sono stati la
realizzazione del convegno internazionale IAML (2008) e l’aver ottenuto
la
qualifica di progetto di eccellenza dallo Stato italiano nel 2009.
Nonostante i
risultati raggiunti, la Direzione Generale per l’Alta Formazione
Artistica e
Musicale del Ministero dell’Università nell’A.A. 2010-2011 ha disposto
il
rientro in sede dei due bibliotecari distaccati, ponendo fine
all’operazione
straordinaria di riordino e catalogazione della biblioteca, il cui
organico si
compone oggi di un bibliotecario e di due unità di personale coadiutore.
La
catalogazione dei libretti. I libretti
costituiscono per il bibliotecario generale un ottimo approccio ai
documenti
musicali, in quanto si tratta a tutti gli effetti di testi a stampa,
dal punto
di vista bibliografico, ricchi di informazioni sullo spettacolo
musicale.
A conclusione
dell’esperienza di catalogazione fatta sui libretti napoletani si
suggeriscono
alcune norme di comportamento nell’ambito della catalogazione
partecipata in
SBN. 1. La verifica iniziale - se il libretto da catalogare sia già
presente in
Indice - deve utilizzare diverse metodologie di ricerca per individuare
l’eventuale record esistente (BID). 2. La possibilità di correggere i
record è
strettamente collegata alla disponibilità effettiva degli strumenti
bibliografici necessari alla correzione, non sempre disponibili. 3
Piuttosto
che creare un nuovo record, è meglio aggiungere la propria
localizzazione ad un
record anche se non privo di errori che non si riesce a correggere; 4.
La
correzione sistematica dei record richiede un progetto speciale e non
dovrebbe
incidere sui tempi della catalogazione ordinaria.
Duplicazioni. Attualmente
si trovano spesso in SBN più notizie
relative allo stesso libretto. Negli anni passati i libretti sono stati
infatti
catalogati in più sedi contemporaneamente con la procedura off-line
SBN-Musica, senza quindi gli ausili e le
possibilità di
verifica della catalogazione partecipata, né era a disposizione una
normativa
di riferimento, pubblicata nel 2009 con le Regole
italiane di catalogazione (REICAT. Si veda Par. 11.13, Opere
funzionali o connesse alla realizzazione o all’impiego di altre
opere). Agli errori individuali si sono successivamente aggiunte le
incertezze
connesse ai riversamenti dai dischetti alla Base dati Musica e quindi
la fusione
della Base dati Musica nel primo Indice di SBN.
Argomenti
affrontati nel corso della lezione: Natura
bibliografica del libretto per musica. Rapporto tra opera letteraria e
opera
musicale. Intestazione e responsabilità in un libretto. Descrizione:
Analisi
delle Aree ISBD. I legami: autore-titolo; titolo-titolo. Il titolo di
raggruppamento. I balli. Caratteristiche della bibliografia di
riferimento.
Norme di comportamento nella valutazione dei record esistenti. Le
modalità di
ricerca di un titolo. Ricerca dei BID provenienti dalla Base dati
Musica
(DE/DM) e loro conversione nei BID dell’Indice (MUS). Esempi di
inserimento di
una notizia.
I programmi di
sala non si considerano materiale musicale e quindi sono trattati come
testi
(cfr. Note introduttive. Oggetto in Guida
alla catalogazione in SBN: Musica a
stampa, libretti a stampa, registrazioni sonore musicali, Roma,
ICCU, in
corso di stampa).
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Federica Riva I servizi di prestito e di riproduzione dei
documenti musicali.
L’attuale legge
italiana Protezione
del diritto d'autore e di altri diritti connessi
al suo esercizio art.
65-
71
decies
(Legge 22 aprile 1941 n. 633,
G.U. n.166
del 16 luglio 1941), nel testo consolidato al 9 febbraio 2008, prevede
norme
specifiche per la riproduzione e il prestito nelle biblioteche
all’interno
della sezione Capo V. Eccezioni e
limitazioni. Sezione I - Reprografia ed altre eccezioni e limitazioni
(In particolare
l’art. 68 e l’art. 69
prevedono che la musica a stampa protetta possa essere rispettivamente
riprodotta o prestata solo in presenza di autorizzazione da parte del
detentore
del diritto, creando quindi per la musica a stampa un vincolo maggiore
rispetto
ai libri protetti, per i quali è consentito il prestito e la
riproduzione fino
al 15% di ciascun volume. La legge quindi non ha, e non potrebbe avere,
alcun
effetto sui servizi di biblioteca per quanto riguarda ogni tipo di
documento in
pubblico dominio. Tuttora privo di un chiaro riferimento legale è
invece il cosiddetto
’diritto dell’editore’, normativa non riconducibile al diritto d’autore
e
pertanto applicabile in ambito commerciale ma non a quello dei servizi
bibliotecari, che non costituiscono commercio.
Ulteriori
limitazioni ai servizi di
riproduzione e prestito possono derivare da norme interne della
biblioteca a
scopo di conservazione. Con l’avanzare della digitalizzazione, però, il
documento originale inaccessibile al prestito per motivi di
conservazione, viene
nuovamente messo a disposizione del pubblico tramite la sua copia
digitale,
spesso disponibile online. Nel corso della lezione vengono illustrati,
libro
alla mano, alcuni casi tipici della musica a stampa protetta e non
protetta: la
musica di autore vivente o di autore morto da più di 70 anni, l’opera
scritta
da più autori, l’edizione critica protetta o in pubblico dominio, la
revisione
o trascrizione, la ristampa recente con testo non modificato, la
ristampa
recente con testo modificato.
L’attività di studio
dei temi
connessi all’applicazione del diritto d’autore svolta dalla IAML-Italia
è pubblicata sul sito alla pagina del Gruppo di lavoro sul diritto
d’autore.
Il Copyirght Commitee
della IAML nel
periodo 2004-2008 ha raccolto informazioni sull’applicazione del
diritto
d’autore nelle biblioteche musicali in 16 nazioni europee ed
extraeuropee. I
risultati dell’indagine si possono leggere, suddivisi per nazione, alla
voce Copyright survey.
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Paola Brocero
(ART omnia, Trento; AIB- sezione Trentino-Alto Adige, presidente) Un'esperienza di catalogazione partecipata:
la musica nel Catalogo Bibliografico Trentino.
La
prima
parte
della
relazione illustra l’evoluzione del Sistema bibliotecario della
Provincia
di Trento (SBT) e del Catalogo Bibliografico Trentino (CBT), le
attività da
essi svolte, l’organizzazione del sistema. Dal 2002 il CBT utilizza
come
supporto informativo gestionale Amicus.
Nella seconda parte si illustrano le biblioteche
musicali del territorio ed alcune scelte catalografiche
sui documenti musicali adottate dal catalogo.
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Consuelo Giglio Le norme di catalogazione della
musica a stampa e delle registrazioni sonore
Argomenti della
lezione: Struttura della rete SBN. Normativa di riferimento per la
catalogazione della musica a stampa. Evoluzione dello standard ISBD.
Prospetto
sintetico di ISBD (PM). Caratteristiche bibliografiche della musica a
stampa.
Le specifiche musicali nello schema ISBD. La catalogazione della musica
a
stampa in SBN. Qualificazioni bibliografiche e codici. La descrizione
bibliografica: La fonte prescritta delle informazioni. Analisi delle
singole
aree: Area 1 (Titolo e indicazione di responsabilità): titolo generico,
titolo
significativo. Esempi. Titolo comune e titolo dipendente. Complementi
del
titolo. Indicazione dei responsabilità. Area 2 (Area dell’edizione).
Area 3
(Area della presentazione musicale). Area 4 (della pubblicazione): la
datazione
della musica. Area 5 (Descrizione fisica), peculiarità della musica. I
legami
con gli autori. I legami con i titoli. La catalogazione a più livelli.
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Consuelo Giglio Introduzione alla
catalogazione della musica a stampa in ambiente SBN (applicativo
Sebina)
I
fondamenti
della catalogazione musicale, secondo l’abstract
precedente, nella loro applicazione pratica con documenti alla mano,
scelti
come esempi particolarmente significativi in relazione alle diverse
specificità
e problematiche, e inserimento di notizie nel software Sebina.
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Sintesi
degli
interventi della tavola rotonda La valorizzazione
dei fondi musicali in
Sicilia
Le
fonti musicali siciliane sono poco
presenti nei censimenti e nei cataloghi collettivi nazionali e
internazionali,
malgrado la loro ricchezza,
attestata anche dalla
Guida
alle biblioteche e agli archivi musicali italiani (Cabimus).
Il corso e la tavola rotonda
intendono fare il punto su una situazione oggi in possibile
evoluzione.
Rosalba
Guarnieri
(Biblioteca comunale): la Biblioteca Comunale ha partecipato al
progetto di censimento dei
Kyriali di
canto fratto Raphael
(laddove i codici liturgici della Biblioteca centrale della Regione
siciliana
sono stati catalogati nel progetto Manus,
responsabile
Giusy
Singara).
Grazie
un
progetto speciale, la
biblioteca da qualche anno ha identificato il proprio posseduto di
libretti per
musica.
La
catalogazione
della musica in SBN sta iniziando a partire
dalla sezione multimediale della
Biblioteca
comunale, la
Mediateca
di
palazzo
Ziino aperta nel 2000, ha
ricevuto la documentazione acquistata dal Comune di Palermo del Centro
di
iniziative musicali in Sicilia (CIMS), fondato nel 1982 con lo scopo di
documentare la musica contemporanea palermitana a partire dagli anni
’60. Essa comprende
CD, partiture musicali, lettere
manoscritte,
periodici, programmi di sala, bobine e cassette audio, libri, (inventari
disponibili). La Soprintendenza
archivistica per la Sicilia coordina sul territorio il censimento
degli Archivi
musicali
del
Novecento (referente Anna Di Francesco).
Claudia
Oliva
(Soprintendenza di
Palermo. Servizio per i beni bibliografici e archivistici): il
Polo
della
Biblioteca
centrale
della Regione siciliana, comprendente 27
biblioteche della provincia di Palermo, ha di recente esteso la propria
rete ad
altre tredici biblioteche; per ulteriori quattro biblioteche (tra cui
la
Biblioteca del Conservatorio di Palermo e la Biblioteca del Teatro
Massimo) si
stanno concludendo accordi a costo zero, in cui la catalogazione sarà
effettuata da personale della Soprintendenza a partire dai libri non
musicali. Con
il piano pluriennale di digitalizzazione
dei fondi antichi locali (2007-2013) si intende digitalizzare almeno un
fondo
musicale, scelto su indicazioni degli specialisti. Ulteriore obiettivo
è quello
di procedere con il censimento dei fondi musicali in Sicilia.
Consuelo
Giglio
(Conservatorio
Trapani/AIB): fa presente come una convenzione con l’Università possa
mettere a
disposizione dei progetti catalografici
sul
territorio gli studenti formati con il corso di Biblioteconomia
musicale
attivato da alcuni anni al Dipartimento Aglaia,
anche
sottoforma di tirocini svolti all’interno del curriculum di studi.
Vincenza
Zacco
(Biblioteca centrale
regione Siciliana): come spesso accade, all’accettazione dei doni la
parte
musicale è stata fisicamente scorporata e catalogata nel catalogo
cartaceo. Ciò
rende oggi necessario un progetto di riversamento dei fondi musicali
nel
catalogo SBN della biblioteca.
Libretti.
Nel 2007-2008 la Biblioteca ha
acquisito il fondo del docente Pietro Mirabile (1650 libretti d’opera),
che
include il dono Ignazio Ciotti Albamonte,
caratterizzato dalla presenza di dediche ed autografi dei compositori
(es. Marinuzzi, Mascagni).
Parte oggi
del fondo è conservato alla Fondazione Cini
(Venezia). Mirabile cercò di completare la raccolta con l’acquisto di
libretti in
originale o in fotocopia. I libretti successivi al 1830 sono già stati
catalogati in SBN, mentre restano da catalogare quelli editi nel
periodo 1808-1830,
che verranno inseriti dopo il passaggio del Polo dal protocollo Unix a
SBN-Web, previsto per i primi mesi del 2011. Tra
gli altri
fondi musicali da catalogare si segnala il fondo Sgadari
di Lo Monaco, comprendente opere rare, periodici, spartiti musicali. La
biblioteca è presente a questo corso con 6 catalogatori.
Dario
Lo Cicero
(Conservatorio di
musica «V. Bellini»): la
catalogazione
online, realizzata con l’applicativo Bookmarkweb,
consente,
tra l’altro, di ricostruire i fondi ricevuti in dono dalla biblioteca
del Conservatorio, riunendo virtualmente ciò che è stato separato come
collocazione fisica. Conclude l’intervento una nota
storica
sulla biblioteca.
Maria
Antonella Balsano (Università degli studi di Palermo. Dipartimento Aglaia, Sezione musica): la biblioteca del Dipartimento Aglaia,
fondata
nel 1950 e cresciuta con le donazioni periodicamente ricevute, fa parte
del Sistema bibliotecario e
Archivio storico
di Ateneo dell’Università degli studi di Palermo con la sigla
DSGLM. L’applicativo
di sistema è Aleph 500. Ricerche
effettuate negli
anni passati, sono state raccolte in un catalogo cartaceo, che
comprende anche i
manoscritti musicali del Conservatorio di Palermo e il Fondo
Favara-Tiby, donato all’Accademia nazionale di
Scienze,
Lettere ed arti di Palermo (PA0084).
Quest’ultimo
costituisce quasi un antecedente
della biblioteca del Dipartimento, essendo stato costituito da Ottavio
Tiby tra le fine dell’Ottocento e il 1955. Il
fondo è oggi
inaccessibile e vi è preoccupazione sulla sua destinazione, in quanto i
locali
che lo ospitano sono stati richiesti dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Vincenzo
Fulgaldi
(Regione Siciliana, Assessorato e Dipartimento dei beni Culturali e
dell’Identità siciliana, Soprintendenza di Trapani, Responsabile U.O.
11 per i Beni bibliografici e archivistici): l’Opac
della
Rete delle biblioteche della Provincia di Trapani, con i suoi circa
100.000 record,
rappresenta il 15 % di quanto posseduto dalle biblioteche del
trapanese. Il
modello di catalogazione partecipata diffuso sul territorio ha dei
limiti di
funzionalità superabili con la creazione di un centro di servizio
catalografico regionale, che si auspica possa
essere
istituito da una legge sulle biblioteche, tuttora mancante in Sicilia.
Il trattamento
specialistico dei fondi musicali conservati nelle realtà minori è
strettamente
connesso alla difficoltà di realizzare a livello locale forme adeguate
di
aggiornamento professionale.
Federica
Riva
(Iaml-Italia):
l’associazione sta rivedendo le proprie attività di formazione e di
aggiornamento professionale, nel senso di facilitare la diffusione di
corsi a
livello locale, anche in collaborazione con l’Associazione Italiana
Biblioteche
(AIB), partendo dalle esigenze e dai progetti specifici di ciascun
territorio, e
rinnovando le modalità della didattica.
Da parte di
tutti gli intervenuti si dichiara la volontà di agire in tempi brevi
per la
valorizzazione delle fonti musicali sul territorio.
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Report finale
del corso
Al corso hanno
partecipato continuativamente diciassette iscritti, mentre una ventina
di
uditori, provenienti dalle biblioteche generali e dalla Soprintendenza
di
Palermo (Servizio per i beni bibliografici e archivistici), si sono
alternati
in momenti diversi del corso.
Oltre alla
soddisfazione generale per le tematiche affrontate, si è registrata da
parte
dei responsabili di Biblioteche e delle Soprintendenze la volontà di
agire in
tempi brevi per la valorizzazione delle fonti musicali sul territorio,
anche in
collaborazione con le associazioni professionali AIB e IAML-Italia.
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