Indice
- abstract del convegno
- Mauro
Guerrini, Presentazione generale
Abstract
- Massimo
Gentili-Tedeschi, Il punto di vista dello specialista in musica
Abstract
- Cristina
Magliano (ICCU), L'evoluzione dello standard Unimarc in musica
Abstract
- Alberto
Petrucciani (Università di Pisa), La Commissione RICA e la
musica
Abstract - Relazione
- Malcom
Jones (IAML- Chair working group on VIAF, London), Le
specifiche musicali dell'authority file internazionale: il contributo
della IAML al Virtual International Authority File (VIAF)
Abstract - Presentazione (formato pdf)
- Agostina
Zecca Laterza (Conservatorio di musica «G. Verdi», Milano), La
tradizione italiana di soggettazione della letteratura musicale: dal
soggettario italiano alle esperienze internazional
Abstract
- Patrizia
Rebulla (Castalia musica), A.m.a.d.e.u.s. un progetto di
authority file musicale
Abstract - Presentazione (formato PowerPoint)
- Roger
Press (Classical International), Extending cataloguing to
electronic resources
Abstract - Presentazione (formato PowerPoint) - traduzione italiana (formato pdf)
Abstracts
abstract del convegno
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Già
negli anni '50 i bibliotecari si erano dotati di una piattaforma
internazionale per consentire l'accesso ai documenti musicali ovunque
conservati nel mondo, affrontando problemi quali il multilinguismo e il
coordinamento delle diverse tradizioni catalografiche in ambito
internazionale.
Quanto sino ad oggi attuato deve
ora essere adeguato al rinnovamento dei principi catalografici, dei
codici nazionali, delle norme e degli standard internazionali.
Uno stretto dialogo tra
bibliotecari generali e bibliotecari specializzati può garantire che
l'evoluzione in atto salvaguardi e perfezioni l'accessibilità ai
documenti musicali, sfruttando appieno le possibilità offerte dai
cataloghi in linea.
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Mauro
Guerrini, Presentazione
generale
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Nell'introdurre
i
lavori della giornata Mauro Guerrini ha posto l'accento sui temi
aperti che coinvolgono la musica.
FRBR. Il contributo degli
specialisti in musica può essere di particolare interesse nella
revisione del concetto di Espressione, avviata nel relativo Working
Group del'IFLA. FRBR fa ampio uso di esempi musicali, ma sono tutti
convincenti? Ovvero è convincente il concetto di espressione in
rapporto al concetto di opera considerata un'entità più astratta e al
concetto di manifestazione considerata un'entità più concreta?
Standard ISBD (PM). L'ISBD Review
Group dell'IFLA avvierà dal 2005 la revisione dello standard, facendo
riferimento alla recente revisione di ISBD(M) e ISBD(G), che introduce
alcune modifiche nell'ottica di accogliere l'analisi e, parzialmente,
la terminologia di FRBR; in particolare, aumenterà, presumibilmente, il
numero degli elementi della descrizione opzionali.
E' auspicale che in tale occasione
sia rivista l'area specifica della musica a stampa (area 3), anche alla
luce degli esiti della revisione di ISBD (ER). L'area 3 è un'area
ambigua perché non presenta elementi desunti dal documento, bensì
elementi "creati" dal catalogatore, quindi non oggettivi; inoltre molti
ne mettono in dubbio l'utilità, in presenza di una Designazione
generica del materiale rivista e più puntuale.
Sarebbe opportuno, infine, che la
nuova edizione internazionale dello standard offrisse un maggior numero
di esempi di descrizioni di documenti in lingua italiana, presenti in
misura insufficiente nelle due edizioni precedenti.
Progetto Nuovo soggettario
italiano. E' auspicabile una maggiore partecipazione di specialisti con
buona formazione musicale per garantire un migliore trattamento dei
termini riguardanti la musica all'interno del thesauro generale di cui
si è appena avviata la prima fase di realizzazione.
Titoli uniformi si sottolinea la
necessità di definire in modo univoco la struttura dei titoli
convenzionali musicali, in modo da rendere possibile un trattamento
uniforme nelle diverse lingue. A questo scopo auspica anche la
partecipazione al progetto VIAF, Virtual International Authority File,
volto a definire la forma degli accessi per nomi e titoli (cfr. la relazione di Malcom Jones).
Guerrini ha analizzato
sinteticamente la normativa a livello internazionale, con particolare
riferimento alle AACR2, AFNOR e RAK-Musik. Da questa analisi è emersa
la distanza tra le diverse tradizioni catalografiche nazionali. Ad
esempio, nella tradizione tedesca la cantata Nr. 71 Gott ist mein König
di Johann Sebastian Bach ha come titolo uniforme [Kantaten, BWV 71],
mentre nella tradizione angloamericana il titolo uniforme è [Gott ist
mein König]. Per quanto riguarda la tradizione italiana è necessario
definire all'interno della normativa il titolo uniforme, distinguendolo
dal titolo convenzionale utilizzato nella base dati Musica di SBN nella
quale sono confluiti in passato tanto il titolo uniforme quanto i campi
strutturati per l'accesso ai documenti (strumenti, organico, forma
musicale). Si tratterà, ad esempio, di identificare l'organico della
composizione da indicare nel titolo uniforme, distinguendolo dai
quattro campi di accesso strutturati utilizzati nella base dati SBN
(organico sintetico e analitico della composizione; organico sintetico
e analitico dell'elaborazione). Sono oggetto di discussione anche i
problemi inerenti la punteggiatura.
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Massimo
Gentili-Tedeschi, Il
punto di vista dello specialista in musica
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L'intervento ha ricordato le attività che
vedono impegnati oggi i bibliotecari musicali italiani a livello
nazionale e internazionale.
La revisione della normativa
italiana da parte del gruppo di lavoro IAML-Italia, incaricato
dall'ICCU di mettere a punto una proposta di lavoro e coordinato da
Fiorella Pomponi, procede sia come revisione del codice RICA sia come
definizione delle specifiche necessarie per la catalogazione dei
materiali speciali musicali in SBN (musica a stampa, manoscritti
musicali, documenti sonori e libretti, non propriamente materiale
speciale). Aggiornamenti sull'avanzamento dei lavori sono pubblicati
sul sito dell'associazione.
Se la discussione teorica su FBRB
in ambito musicale non ha ancora trovato una sede ben definita, diversi
sono invece gli obiettivi raggiunti o ai quali si tende nell'ambito
degli standard. L'esperienza italiana della base dati Musica di SBN è
stato il punto di partenza da cui è scaturito l'impegno per
l'evoluzione del formato Unimarc per la musica a livello internazionale
(si veda la successiva relazione di Cristina Magliano).
La discussione sulla revisione di
ISBD (PM), appena avviatasi in ambito IAML all'interno del
corrispondente gruppo di lavoro riunitosi per la prima volta al
convegno di Oslo, ha consentito di inviare all'IFLA a settembre 2004 le
prime osservazioni in merito. Di fatto l'ambito della revisione risulta
al momento ridotto al solo adeguamento per includere la terminologia di
FBRB. Grazie anche al contributo attento dei bibliotecari italiani sono
stati subito messi in luce e chiariti alcuni equivoci contenuti nella
prima proposta inviata dal gruppo di revisione ISBD dell'IFLA alla IAML.
Sempre ad Oslo si sono avviati i
lavori del gruppo IAML su VIAF, in cui i bibliotecari italiani potranno
contribuire basandosi sull'esperienza di approfondita analisi dei
titoli uniformi e dei campi di ricerca musicali, oggi sedimentata nella
proposta di revisione della normativa sul titolo uniforme sottoposta
alla Commissione RICA in ottobre 2004 ed ora al vaglio della
Commissione.
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Cristina
Magliano, L'evoluzione
dello
standard UNIMARC in musica
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Il gruppo di lavoro italiano sulle specifiche
musicali del formato Unimarc (Gruppo Unimarc Italiano Musica, GUIM) sta
completando il proprio lavoro. Le proposte formulate in ambito italiano
sono state presentate al Permanent Unimarc Committee (PUC) dell'IFLA,
commentate e in buona parte accolte. La pubblicazione del nuovo formato
è prevista per la primavera 2005. La presentazione descrive nel
dettaglio gli stadi di avanzamento dei lavori del gruppo e le proposte
presentate. Nell'ambito della definizione del formato è emersa anche
l'interesse dell'IFLA per la definizione di un modello di autorità per
la citazione del luogo e della data di rappresentazione di uno
spettacolo, che troverà regolamentazione all'interno del Functional
Requirements and Numbering of Authority Records (FRANAR). Il gruppo
italiano è stato incaricato di presentare una proposta in tal senso.
Presentazione
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Alberto
Petrucciani, La
commissione RICA e la musica
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L'intervento affronta il rapporto tra
normativa e generale e normativa inerente i materiali speciali dal
punto di vista teorico, sottolineando come sia necessario definire un
modello che risolva le complessità tipiche dei materiali speciali in
maniera congruente rispetto alla normativa generale: "La capacità di
risolvere situazioni complesse può essere verificata anche nella misura
in cui le soluzioni ideate sono in grado di risolvere casi più
semplici."
Si mette quindi in luce come la
rigidità del modello FRBR risulti insufficiente a rappresentare la
complessità del reale soprattutto, ma non solo, nel caso dei materiali
musicali. Si raccolgono infine in cinque punti alcune osservazioni
relative al rapporto forma/contenuto, agli obiettivi del record
catalografico e all'adeguamento del modello FRBR, da tenere presenti
nell'arricchire il modello teorico esistente per includere i materiali
musicali.
Relazione
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Malcom
Jones, Le specifiche
dell'autority file internazionale: il contributo della IAML al Virtual
International Antority file (VIAF)
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Il
Working Group della IAML su VIAF ha definito i propri obiettivi al
convengo di Oslo (agosto 2004) in quattro punti: 1) Redigere una
bibliografia degli standard catalografici esistenti. 2) Analizzare gli
standard in vista di una mappatura delle intestazioni create per una
stessa entità. 3) Redigere un thesaurus multilingue dei termini
musicali utilizzati in ambito catalografico. 4) Operare per istituire
un legame ufficiale con il Gruppo di lavoro responsabile di VIAF.
La presentazione illustra gli
obiettivi generali e la metodologia di lavoro di VIAF, il cui primo
obiettivo è la creazione di un authority file virtuale dei nomi che
combini gli authority files della Library of Congress e della Deutsche
Bibliothek. Passa quindi ad illustrare le problematiche di fondo poste
dai documenti musicali in relazione ai nomi ed ai titoli, riferendosi
per questi ultimi soprattutto a) alla molteplicità delle edizioni /
delle versioni esisti di un'opera, esemplificando con il caso di una
cantata di Bach di cui esistono, oltre all'originale disponibile in
diversi formati, 24 versioni differenti a loro volta pubblicate in una
molteplicità di edizioni; b) agli estratti; c) ai titoli uniformi, dei
quali si descrive la tipologia secondo la tradizione anglosassone
(titoli uniformi convenzionali, distintivi, collettivi).
Infine si ricordano i principali
contributi scientifici che hanno analizzato il tema delle relazioni
bibliografiche in musica e si riporta l'elenco dei codici oggetto di
confronto da parte del gruppo IME ICC (Francoforte, 2003) che il
Working Group su VIAF della IAML analizzerà nello specifico dei temi
inerenti la musica.
Presentazione
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Agostina
Zecca
Laterza, La tradizione italiana di soggettazione in
ambito musicale: dal Soggettario italiano alle esperienze internazionali
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Per
mancanza di tempo l'intervento è stato incluso nei saluti iniziali del
presidente IAML-Italia, che ha auspicato la creazione di un gruppo di
lavoro sui soggetti musicali che possa affiancare i gruppi di lavoro
esistenti sulla catalogazione musicale. Gli obiettivi generali per il
gruppo di lavoro sono stati indicati come: a) il raccogliere le
esperienze passate in ambito italiano sui soggetti di argomento
musicale; b) il raccordarsi all'esperienza esistente in campo
internazionale sul thesaurus in ambito musicale; c) il garantire un
contatto costante con la discussione sui soggetti n ambito generale.
L'invito ai bibliotecari musicali interessati è di mettersi in contatto
con l'associazione IAML-Italia per segnalare la propria disponibilità.
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Patrizia Rebulla, A.m.a.d.e.u.s., un progetti di authority file musicale
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L'identificazione di una composizione
musicale è resa complessa dall'internazionalità del repertorio e
dall'indeterminatezza di molti titoli di composizioni strumentali, cui
si fa solitamente fronte con un uso esteso del titolo uniforme.
Il progetto A.m.a.d.e.u.s.,
sostenuto da un Consorzio no-profit in via di costituzione, nasce
dall'esigenza di offrire agli utenti dell'industria discografica un
accesso univoco e identificativo alla composizione musicale ed alle sue
parti, a prescindere dalla forma e dalla collocazione fisica della
fonte.
La soluzione proposta è la
creazione di un codice alfanumerico che pone in relazione il singolo
autore con ciascuna sua composizione definita attraverso la numerazione
dell'intero opus da lui prodotto, utilizzando, finché possibile, la
numerazione esistente dei cataloghi tematici.
L'univocità di tale codice e la sua
indipendenza dal fattore linguistico consentono l'unificazione dei
titoli uniformi esistenti nelle diverse lingue sotto un unico accesso.
Presentazione
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Roger
Press (Classical International; E.S. Burioni), Extending cataloguing to electronic resources
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La relazione, che fa parte dei cinque seminari organizzati da E.S. Burioni a
Bibliocom 2004, ha presentato
Classical Music Library che mette oggi a
disposizione delle biblioteche via Internet files audio di musica
classica in esecuzioni differenti, registrate da etichette
discografiche diverse, alcune note altre meno. I metadati che
sottostanno al sistema di gestione dei files consente un utilizzo
personalizzato degli ascolti che facilita in modi diversi e mirati,
tanto l'organizzazione didattica di una lezione, quanto gli ascolti del
singolo utente. L'ascolto on demand in abbonamento via Internet si
propone quindi alle biblioteche come un modo alternativo o
complementare di operare rispetto alla pratica usuale di ampliamento
delle raccolte audio tramite l'acquisto dei documenti sonori. La sua
adozione implica uno spostamento dell'attenzione del bibliotecario
dalla gestione interna del materiale al servizio per l'utente.
Presentazione - Traduzione
italiana
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