RILM National Committee of Italy
Il Comitato Italiano del Répertoire International de Littérature Musicale (RILM-Italia) è un gruppo di lavoro della IAML-Italia che opera in diretto e costante collegamento con la sede centrale del RILM a New York.
Nel RILM è censito circa il 90% della produzione musicologica nazionale. Il lavoro di compilazione e di invio degli abstract e delle citazioni bibliografiche è svolto da collaboratori, coordinati dalla redazione.
Chair: Patrizia Florio rilm.italia@gmail.com
Sede: Biblioteca del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, Via Santa Franca 35 – 20121
Un po’ di storia
Il Comitato Italiano nasce nel 1969: l’Italia è stata uno dei primi paesi a comprendere l’importanza della cooperazione nel mondo tra studiosi, musicologi e bibliografi, e il suo National Committee è nato poco dopo l’ideazione del repertorio internazionale. Nato all’interno dell’Ufficio Ricerca Fondi Musicali della Biblioteca Nazionale Braidense, con sede all’interno della biblioteca del Conservatorio G. Verdi di Milano dal 1978.
Nel tempo il RILM-Italia ha potuto attingere il materiale da inserire nella base dati dal patrimonio di entrambe le biblioteche; libri, riviste e altri testi inviati alla redazione, una volta utilizzati per citazioni e abstract, sono stati donati all’Ufficio Ricerca Fondi Musicali e alla Biblioteca del Conservatorio.
Dal 2006 al 2018 è stata Chair del Comitato italiano Pinuccia Carrer.
- Bibliografia: Cristian Clemente, Répertoire International de Littérature Musicale (RILM): storia di un repertorio bibliografico, tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, a.a. 2008-2009.
Collaboratori
Paola Teresa Rossetti
Creusa Suardi
Sara Taglietti
Hanno collaborato: Alfonso Alberti, Giovanni Amico, Elisabetta Andreani, Patrizio Barbieri, Daniela Bedogné, Marta Cattoglio, Elettra Chiaruttini, Annarita Colturato, Lidia Cremona, Simone Corti, Silvia Del Zoppo, Claudia Ferrari, Elena Ferrari Barassi, Paola Gibbin, Cecilia Malatesta, Augusto Mazzoni, Maria Rosa Moretti, Kether Perolfi Garro, Antonella Poli, Elena Previdi, Miriam Rigamonti, Francesca Rivabene, Antonio Schilirò, Rossella Spinosa, Flora Anna Spreafico, Konrad Tavella, Christian Zanon.
Il data-base
Tipologia delle pubblicazioni presenti in RILM:
- Libri – Monografie, edizioni in facsimile della letteratura sulla musica, traduzioni, Festschriften, miscellanee, atti di convegni e cataloghi di argomento musicale.
- Articoli – Estratti da periodici, da miscellanee, da Festschriften e atti di convegni. Sono compresi anche articoli di argomento musicale pubblicati in volumi o periodici di altra disciplina.
- Periodici (lista dei periodici con abstract)
- Dissertazioni – tesi accademiche sulla musica e su altre discipline quando riguardano anche la musica.
- Risorse elettroniche – siti web, basi di dati e CD-ROM
- Recensioni
- Edizioni musicali – quando includono materiale scritto (apparato critico, studio delle fonti, note sull’esecuzione)
- Programmi di sala, solo se di particolare importanza per i ricercatori di musica
- Registrazioni o film, solo quando sono di particolare rilievo per gli studi musicali o se sono accompagnati da materiale scritto di interesse musicale
Collabora
Sei un autore e vuoi segnalare al RILM un tuo lavoro? Invia direttamente il tuo abstract alla banca dati centrale utilizzando online submission form. In questo modo, potrai verificare se le tue pubblicazioni sono già inserite, aggiungere informazioni ai record esistenti e inserire nuovi titoli. Se non hai ancora un account di accesso, è sufficiente fare clic su Create a new Account, scegliere un nome utente, una password e immettere il proprio indirizzo e-mail.
RILM Italia mette a disposizione degli autori una scheda per le segnalazioni bibliografiche, la segnalazione sarà inserita nel database dai collaboratori.
Gli abstract
Scopo principale del RILM è fornire un accesso alla letteratura musicale. Le sue voci però non devono essere considerate come dei sostituti dei documenti originali: per questo gli abstract contengono solo le informazioni necessarie affinché gli studiosi e i ricercatori possano decidere se il record che stanno consultando sia per loro utile o meno. Come fare un abstract.