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Verbale a.
Relazione
del presidente
a.
Relazione del Presidente Sono presenti rappresentanti di biblioteche musicali o settori musicali di biblioteche generali di diversa appartenenza amministrativa, pubbliche e private. Apre l'assemblea il Presidente Agostina Zecca Laterza salutando Gianni Lazzari, bibliotecario della Camera attivo da anni nell'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e presentando lo stato dell'associazione. Grazie agli sforzi degli ultimi anni la IAML-Italia coinvolge oramai non più soltanto singoli individui ma un gruppo consistente di bibliotecari musicali, categoria comunque di per sé assai ristretta di professionisti inseriti nel mondo bibliotecario. Per meglio definire il proprio ruolo in ambito nazionale - sino ad ora limitato al rappresentare in Italia l'Associazione Internazionale delle biblioteche musicali (IAML) - la IAML-Italia desidera entrare in relazione con l'Associazione Italiana Biblioteche riproponendo a livello nazionale il rapporto esistente tra la IAML internazionale e la Federazione internazionale delle associazioni bibliotecarie (IFLA). La IAML-Italia si propone come punto di riferimento ogni qual volta l'AIB si trovi ad occuparsi di problemi specifici della musica, come accadde già nel 1979 quando alcuni bibliotecari musicali furono chiamati a elaborare l'Appendice musica delle norme RICA; bibliotecari che non a caso già allora facevano parte della Iaml, e sono stati tra i pochi bibliotecari musicali iscritti e attivi in collaborazioni anche con l'AIB. Per la IAML-Italia risulterebbe invece molto opportuno potersi appoggiare all'AIB per riuscire a rendere visibili in un ambito più grande quei problemi che i bibliotecari musicali da soli non riescono a rendere evidenti non si dice in un'aula parlamentare, ma talvolta neanche ai propri diretti superiori. Per questo si è ritenuto opportuno inserire nell'assemblea la discussione sul Codice deontologico del bibliotecario, recentemente approvato nell'assemblea dell'AIB di Napoli a fine ottobre: la parola passa quindi a Gianni Lazzari per illustrare il Codice deontologico del bibliotecario che viene quindi discusso e approvato dall'assemblea (vedi oltre). Il presidente riprende quindi la parola per illustrare le attività concluse a partire dalla precedente assemblea (Napoli maggio 1996), premettendo come il ruolo di presidente sia da lei inteso come semplice tentativo da parte di un bibliotecario di raccogliere altri colleghi in un'associazione internazionale, in cui l'Italia rappresenta oggi una piccola entità. Le attività svolte sono state molte se si tiene conto del fatto che sono ancora poche le persone impegnate attivamente: l'impegno più importante, e particolarmente pesante per chi vi ha partecipato, è stata l'organizzazione del convegno internazionale dalla IAML/IASA, tenutosi a Perugia nel settembre 1996. Al convegno hanno partecipato circa 400 bibliotecari provenienti da oltre 30 paesi: è stato un grande successo, oltre che un convegno eccezionalmente lungo perché accompagnato da un precongresso e un post-congresso della IASA; l'organizzazione ha visto impegnati principalmente Massimo Gentili-Tedeschi e Federica Riva, mentre il presidente ha gestito le pubbliche relazioni. La partecipazione dei soci italiani da noi coinvolti è stata alta: i loro contributi vengono ora raccolti in un volume, la cui preparazione è stata di recente affidata a Licia Sirch. Successivamente la IAML-Italia ha individuato nella formazione e nell'aggiornamento professionale uno dei principali compiti da assolvere, anche per estendere l'impegno nel definire e diffondere le norme di catalogazione della musica che di fatto alcuni bibliotecari, tra cui Massimo Gentili-Tedeschi e Agostina Zecca Laterza, hanno assunto già da anni a livello individuale, vivendo - dalla stesura dell'Appendice musica della RICA ai progetti iniziati come 'Giacimenti culturali' nel 1987 - il passaggio dalla catalogazione cartacea a quella informatizzata. Grazie al contributo della Regione Lombardia l'associazione ha organizzato a Bergamo nel giungo di quest'anno il corso Catalogazione e gestione del patrimonio librario musicale a stampa e manoscritto e dei documenti sonori cui hanno partecipato oltre 60 bibliotecari provenienti da tutta Italia (vedi oltre). Il terzo impegno attuato dall'associazione è stata la partecipazione al Salone della musica di Torino (16-21 ottobre 1997), con l'allestimento di uno stand. In un salone prevalentemente dedicato alla musica leggera e al suo mercato discografico, la nostra presenza ha affiancato quella di altri istituti o festival di musica classica, di associazioni regionali, rappresentando un settore quasi anomalo rispetto all'intera manifestazione. Per i bibliotecari il Salone rappresenta comunque una notevole occasione di aggiornamento sulla produzione editoriale e discografica italiana e un'occasione di contatto con gli editori musicali; esso offre all'associazione anche l'opportunità di organizzare un incontro pubblico. Mentre al Primo Salone nel 1996 ci sembrò opportuno presentare il progetto di convenzione tra Ministero della Pubblica Istruzione e Ministero dei Beni culturali per la diffusione di SBN nelle biblioteche musicali - progetto di fatto poi sospeso a causa del ricambio del personale direttivo avvenuto all'interno dell'Ispettorato per l'Istruzione artistica e del quale si auspica la ripresa - quest'anno è stato organizzato un incontro con gli editori musicali per discutere i problemi della documentazione e distribuzione dei materiali a noleggio (come partiture d'opera o musica contemporanea) che le biblioteche non riescono a rendere disponibili allo studio e la cui reperibilità dipende essenzialmente dalla disponibilità dell'editore di andare incontro alle esigenze di musicisti e studiosi al di là del noleggio a fini di esecuzione (vedi oltre). La relazione si conclude con l'invito a coloro che fossero interessati ai temi proposti di mettersi in contatto diretto con l'associazione che volentieri accoglie ulteriori spunti di riflessione ed esigenze dei propri soci.
Per finanziare l'attività ordinaria si propone di istituire una quota d'iscrizione per i convegni sull'esempio di quanto realizzato da altre associazioni professionali; un prezzo basso per i materiali di lavoro prodotti e distribuiti dall'associazione e si ricorda che iniziative di una qualche portata debbono avere una propria fonte di finanziamento. Si discutono alcune proposte alternative presentate dall'assemblea:
A conclusione della discussione si delibera di proporre al direttivo un aumento della quota nazionale nella misura di L. 120.000 per le istituzioni e di L.70.000 per i privati e si approva il bilancio consuntivo 1996 all'unanimità.
Poiché cariche internazionali sono attualmente ricoperte nel gruppo italiano dal segretario e dal tesoriere il Presidente invita l'assemblea ad eleggere due persone diverse da Massimo Gentili-Tedeschi e Federica Riva. All'osservazione di quanto sia importante la vicinanza fisica di coloro che fanno parte del direttivo (Grande) si obietta che la vicinanza non è fondamentale (Gentili, Laterza) e che il direttivo ha bisogno di cambiare metodo di lavoro passando da un lavoro quotidiano tipico da 'direttivo permanente' ad una programmazione che consenta all'associazione di compiere un salto di qualità organizzativo: in tal senso un apporto dall'esterno è sicuramente di aiuto (Riva). Si dà quindi lettura dello statuto ricordando che: i membri del direttivo votanti devono essere quattro; il tesoriere è rieleggibile oltre il secondo mandato; non vi è ostacolo ad allagare il direttivo a membri privi di diritto di voto; eventuali modifiche allo statuto devono essere comunque presentate almeno sei mesi prima dell'assemblea ordinaria che le valuta. Preso atto che oltre ai membri del direttivo uscente si avanza la candidatura di Marcoemilio Camera, definito che il nuovo candidato andrà a sostituire il segretario uscente (Gentili) l'assemblea vota e approva all'unanimità il nuovo direttivo così composto: Agostina Zecca Laterza (presidente), Pietro Zappalà (vice-presidente), Marcoemilio Camera (segretario), Federica Riva (tesoriere), Massimo Gentili-Tedeschi (membro con carica nella IAML internazionale presente senza diritto di voto e privo di incarico specifico). L'assemblea da mandato per avviare la procedura di variazione dello statuto in merito all'ampliamento del direttivo di diritto ai soci con cariche nella IAML internazionale.
In merito al lavoro interno al gruppo Rilm si fa presente che: la biblioteca del Conservatorio di Milano ha procurato una stampa dei titoli italiani entrati di recente in biblioteca, garantendo così per essi l'identificazione e la reperibilità; si è valutato come la bibliografia presente nella rivista Le fonti musicali in Italia possa essere un utile riscontro ma non possa essere utilizzata come punto di riferimento, anche a causa del costante ritardo con cui esce la rivista; il numero di schedatori è in aumento grazie alla collaborazione con la Scuola di Paleografia musicale di Cremona e all'impegno di due docenti del corso di Musicologia del Conservatorio di Milano; Pietro Zappalà garantisce la collaborazione alla stesura degli abstract provenienti dalla Scuola di Paleografia e Filologia musicale di Cremona, alcuni prodotti tramite incarico conferito ad una studentessa bilingue. Gabriele Rossi, che tra i primi ha sperimentato con il gruppo Rilm di New York la procedura informatizzata, ricorda che i titoli inviati nello scorso anno dall'Italia al Rilm sono 337, benché alla sede centrale ne risultassero solo 87 e garantisce il proprio impegno a partire dal gennaio 1998; Federica Riva conferma la propria disponibilità a rappresentare comunque, in caso di necessita, il gruppo Rilm ai convegni internazionali e a collaborare nel tenere le pubbliche relazioni sia in Italia che all'estero. Nelle discussione che segue si sottolinea come la produzione degli abstract delle tesi universitarie sarà in futuro facilitata in quanto l'università stessa li richiede al momento della consegna della tesi di laurea (Laterza) e che, una collaborazione diretta con gli editori (Sala) pur essendo auspicabile non otterrà più che la descrizione bibliografica (Laterza). Per collaborare al Rilm si richiede oggi la capacità di eseguire correttamente un abstract in italiano, traducendo almeno il titolo in inglese, utilizzando possibilmente il computer. Per assumere l'incarico di coordinatore e presentare la domanda di finanziamento al CNR per l'intera ricerca, è necessario avere presente che: il lavoro è di notevole entità, la carica non è retribuita e richiede competenza specifica, buona conoscenza dell'inglese, buona pratica di lavoro e competenza informatica; è importante inoltre avere capacità gestionali di una ricerca scientifica, che consentano di individuare nuovi finanziamenti e di ideare forme di convenzione con Università o altri enti per aumentare il risultato della ricerca senza gravare di costi la sede centrale, alla quale dovrebbe restare l'onere finanziario del coordinamento. Si ricorda che la presenza italiana nel Rilm è comunque assai inferiore al necessario, ed è attualmente circa la metà di quanto prodotto dalla Francia. Si accettano volentieri proposte e candidature. Torna
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